
Cristo si è fermato a Empoli
CRISTO SI È FERMATO A EMPOLI

È il 2015:
l’Europa è colpita da vari attentati terroristici, la NASA scopre l’acqua su Marte, si inaugura l’Expo a Milano, viene stipulato l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici…
Questa miriade di eventi importanti sembra non intaccare la protagonista, che trascorre la maggior parte della sua vita avanti e indietro per Empoli caput mundi, dove fa i salti mortali per far combaciare insieme la scuola, gli amici e i primi amori. Si sente invincibile e piena di sogni.
Passano 10 anni.
Gaia dopo delle relazioni interpersonali complicate capisce che non può più fidarsi del mondo circostante e della società, per questo decide di partire alla ricerca di un personale Messia che la aiuti a superare le difficoltà.
Parte dalla Valdelsa, proprio da Empoli, dove ha passato gli anni dell’adolescenza.
Qui incontra dei personaggi fuori dal comune che la faranno ricredere sulla necessità di trovare per forza qualcuno su cui appoggiarsi.
Cristo si è fermato ad Empoli è un delirio poetico teatrale: cambi di scena, flashback e canzoni ci fanno entrare nel mood della protagonista, quasi sempre altalenante e sopra le righe.
Empoli in questo caso non è solo una città, ma un vero e proprio stato d’animo che accompagna l’attrice per tutto lo spettacolo.
Il titolo è una citazione di “Cristo si è fermato a Eboli” di Carlo Levi.