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Aresteatro | Match d’improvvisazione teatrale®
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Match d’improvvisazione teatrale®

Senza testo, senza scene, senza costumi… solo con la fantasia!― FRANCESCO BURRONI

MATCH D'IMPROVVISAZIONE TEATRALE®

In esclusiva per l’Italia

tutti i diritti riservati “Les editions Gravel-Leduc”

per l’Italia Francesco Burroni

Il match è uno spettacolo dove vengono esaltate la creatività, la fantasia e la prontezza di spirito di artisti, che sulla scena sono allo stesso tempo attori/autori/registi, e la concreta partecipazione del pubblico che assisterà ogni volta a una serata completamente diversa e irripetibile.

 

La storia
Anno 1977, Montréal. Due attori canadesi (Robert Gravel e Yvon Leduc) con precedenti esperienze nel campo dell’improvvisazione creano una nuova formula di spettacolo: il match di improvvisazione teatrale, realizzando l’utopia di una pérformance completamente improvvisata. Nato in via sperimentale il match, diffuso per sette anni in diretta televisiva, diventa in Canada un fenomeno nazionale e si diffonde a macchia d’olio in varie parti del mondo. I match sbarcano in Italia nel 1989 per iniziativa di Francesco Burroni e si crea una rete che comprende ad ad oggi 25 città sparse per la penisola. Di grande rilievo anche la rete di interscambio internazionale. La nazionale italiana di improvvisazione, che ha all’attivo numerose tournée all’estero, ha vinto nel ’98 a Lille il campionato del mondo di improvvisazione teatrale FRANCE 98.

 

La cornice
L’ambiente esteriore e scenografico del match è quello di una partita di hockey su ghiaccio (maglie da gioco, “patinoire” ecc.) sport nazionale canadese.
Lo spirito è quello di una competizione artistico/sportiva fra due squadre di giocatori/attori che si contendono la vittoria in 90 minuti di “gioco” divisi in due tempi.

 

Lo spettacolo
Dopo la lettura del tema le squadre hanno soltanto 20 secondi di tempo per trovare un’idea di partenza e lanciarsi nella “mischia”. Alla fine di ogni improvvisazione l’arbitro può segnalare dei “falli”.

 

Il pubblico
È in fondo il vero protagonista della serata: suggerisce dei temi all’arbitro, vota dopo ogni improvvisazione per l’una o per l’altra squadra per mezzo di un cartoncino bicolore determinando l’andamento del match, e può addirittura esprimere il proprio dissenso lanciando una ciabatta che gli viene fornita all’ingresso.

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