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Aresteatro e LIPE (Lega Italiana Poesia Estemporanea)

con Mauro Chechi – voce, chitarra, organetto

 Francesco Burroni – voce, chitarra, flauti dolci

 

Lo spettacolo di Mauro Chechi (conosciuto e apprezzato cantastorie maremmano che da anni dedica la propria attenzione alla riscoperta e alla rivitalizzazione della cultura popolare della sua terra) e Francesco Burroni (che da anni si occupa di improvvisazione teatrale e che nel ‘98 ha guidato la nazionale italiana alla conquista in Francia del titolo di campione del mondo di “match di improvvisazione”) nasce dal comune amore per l’improvvisazione vista come momento vitale di espressione artistica e di spontaneità creativa.

Contro ogni tentativo di imbalsamare la cultura e le tradizioni popolari in banali quadretti oleografici lo spettacolo vuole testimoniare le grandi potenzialità e l’attualità di quelle forme e strutture artistiche (poetiche, teatrali, musicali ecc.) che si basano sull’improvvisazione e che sono giunte fino a noi dopo un viaggio di secoli.

Così oltre ad alcune delle più belle canzoni toscane e delle ballate da cantastorie che raccontano le storie tramandate dalla tradizione (Pia de’ Tolomei, il brigante Tiburzi ecc.) si potrà assistere alla creazione immediata di una moderna leggenda nata da un fatto raccontato dal pubblico o all’invenzione di una novella popolare di cui ci è stato data solo la frase d’inizio. Accanto alle tradizionali forme di improvvisazione poetica/cantata (l’ottava rima, le quartine, gli stornelli ecc.) si dà vita anche a forme più moderne di creazione estemporanea dove Mauro e Francesco danno prova della loro grande abilità di padroneggiare le rime e gli schemi metrici e musicali.

Si potrà così chiedere una serenata per la donna amata, un’invettiva al proprio direttore di ufficio usando sempre la rima del suo cognome o sentir dialogare Dante e Virgilio che improvvisano tranquillamente nelle classiche terzine dantesche a rima concatenata.

NB lo spettacolo è adatto… e si adatta a qualsiasi spazio e tipologia di pubblico.

 

Versioni dello spettacolo

Versione teatrale: lo spettacolo si può effettuare in qualsiasi spazio sia convenzionale (teatro, auditorium, sala concerti) sia in spazi non convenzionali (scuole, palestre, musei, dimore antiche, piazze, giardini ecc.).

Versione itinerante: il racconto si snoda in varie tappe in uno spazio cittadino o all’interno di uno spazio naturale (sentiero di campagna, bosco ecc.)

Versione teatro d’appartamento o giardino: abbinato a una cena con i piatti poveri della tradizione popolare toscana dell’800.

 

Francesco Burroni

Nato a Siena nel 1952. Si laurea in Lettere nel 1980 all’ Università di Siena. La formazione teatrale inizia a partire degli anni ‘70 al Piccolo teatro di Siena, alla scuola di Bologna diretta da A.G. Garrone e a Firenze al laboratorio di Ugo Chiti per proseguire poi con importanti maestri della scena nazionale e internazionale. Contemporaneamente studia musica, danza e tecniche di movimento. Attraversa molti generi teatrali: dal teatro per ragazzi al cabaret, dalla Commedia dell’Arte per la regia di Nico Pepe al teatrodanza con il Teatro fantastico di Buenos Aires diretto da Silvia Vladimivsky.

Nel 1988 importa e diffonde in Italia la formazione e la pratica del Match di improvvisazione teatrale®.

Nel 1985 inizia l’attività di formatore particolarmente centrata sull’improvvisazione teatrale tenendo corsi in varie città italiane e dando vita a metà anni 90 alla scuola di improvvisazione dello ZELIG di Milano.

Dal 1987 a oggi è stato via via fondatore e direttore artistico della Lega Italiana Improvvisazione Teatrale e dell’associazione nazionale imprò e attualmente della rete nazionale del Match d’improvvisazione e di arESteatro curando anche la direzione artistica di vari festival. Con i match e altri spettacoli di improvvisazione ha partecipato a tournées in varie parti del mondo e nel 1998 è stato capitano della nazionale italiana che ha vinto a Lille il campionato del mondo di improvvisazione teatrale.

Ha al suo attivo numerosi film e trasmissioni televisive con registi come Bellocchio, Vanzina, Virzì ecc. ultima l’interpretazione dell’amico di merende Mario Vanni nella fiction “Il mostro di Firenze”.

Dirige a Siena il Laboratorio del sonetto. Oltre a volumi di sonetti in vernacolo toscano, racconti e filastrocche ha pubblicato: Match di improvvisazione teatrale: la storia, le regole, le strategie, gli esercizi dello spettacolo più rappresentato al mondo e Improvvisare e scrivere in rima per la Dino Audino Editore. Ha tenuto per tre anni una rubrica settimanale di satira politica in versi sul settimanale LEFT.

 

 

Mauro Chechi

Nato a Grosseto, lasciata l’attività di legale, dal 1979, si è esibito in Italia e all’estero come poeta estemporaneo e come interprete delle sue composizioni alcune delle quali, tipo “Pia de’ Tolomei”, sono state tradotte e rese note da cantanti stranieri, come l’argentino Ricardo Revalta.

Ha partecipato al “Volterra teatro” con la regia di Vittorio Gassman insieme a Roberto Benigni e ad altri poeti estemporanei

Ha partecipato a programmi televisivi, a documentari e al film “La Ragazza Americana” del regista Vittorio Sindoni

Ha rappresentato la tradizione italiana, oltre che in molti paesi europei, a Cuba, in Mozambico e, per due volte, in Messico.

Scritturato dal prestigioso “Berliner Ensemble”, ha lavorato, come attore, per tre anni (1992-95) a Berlino nello spettacolo “Wunder von Mailand”.

Sempre in Germania nel 2008, presso il “St. Pauli Theater” ad Amburgo, con la regia di Peter Zadek è stato interprete della commedia di Luigi Pirandello “Vestire gli ignudi”.

Ha ricevuto il premio Vincenzo Caldarelli, nel Marzo 2006, da Maurizio Costanzo, del quale era stato più volte ospite al teatro Parioli.

Ha pubblicato vari libri tra i quali, con le Edizioni E.B.E., la raccolta di Filastrocche “Cantava la nonna” e “Come si improvvisa cantando” ricerca sulla tecnica dell’improvvisazione poetica.

Ottave improvvisate al Maggio epico di Frassinoro, 1999