Con Francesco Burroni, Silvia Bruni e Mauro Chechi

Il castello dei destini incrociati
Il castello dei destini incrociati
Spettacolo di improvvisazione poetica, teatrale e musicale liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Italo Calvino
Calvino in questo suo libro osserva attentamente i tarocchi, guardandoli con gli occhi di chi non sa che cosa siano e ne trae associazioni e suggestioni, creando un’iconografia immaginaria che dà vita alla grande macchina narrativa. Le carte diventano il tessuto della storia, gli spunti per raccontare e suggerire interpretazioni da parte dell’io narrante.
Così nello spettacolo da ogni serie di carte parte una storia improvvisata sul momento utilizzando varie strutture di improvvisazione: in rima, fiaba popolare, cantastorie ecc.
Lo spettacolo che proponiamo segue la struttura del “Castello dei destini incrociati” con le carte che vengono disposte in un ordine che influenza la pluralità dei racconti.
Le regole del gioco cambiano continuamente, e così la struttura generale e le soluzioni narrative. Le carte, scelte casualmente dal pubblico, generano ogni volta nuove trame che vengono utilizzate come traccia dagli attori in scene successive fino a comporre un quadro allegorico a cui si aggiungono di volta in volta nuovi elementi, sfumature e colori.
Uno spettacolo mobile che si presta a essere anche itinerante o che può anche essere rappresentato in una location ad hoc (castello, taverna, villa, museo ecc.).
Uno spettacolo nuovo a ogni replica, con musiche dal vivo, che si scompone e ricompone come un puzzle e cambia continuamente forma nell’interazione con il pubblico.
ESIGENZE TECNICHE
Lo spettacolo può effettuarsi:
- a pianta circolare con il pubblico disposto attorno ricreando l’atmosfera della veglia popolare
- in teatro: Impianto luci con mixer luci e almeno 6 proiettori da 1 kw.
- In spazi teatrali non acustici va aggiunto l’impianto audio composto da mixer audio con effettistica, tre radiomicrofoni ad archetto, casse acustiche adeguate allo spazio, casse-spia