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Aresteatro | Stage di improvvisazione in rima
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Stage di improvvisazione in rima

STAGE DI IMPROVVISAZIONE IN RIMA

(dall’ottava rima al rap)

Condotto da Francesco Burroni

 

Programma di massima dello stage:

 

esercizi di mnemotecnica e “brain storming” per sviluppare la capacità di “trovare la rima”;

 

analisi delle principali strutture poetiche in versi della tradizione letteraria e popolare italiana: distici, terzine incatenate (o dantesche), quartine, sestine, ottave, ottave incatenate (ottava rima popolare), stornelli, sonetti;

 

elementi base di metrica e di ritmo:

versi quinari, settenari, ottonari, endecasillabi;

 

esercizi di scrittura in versi:

acrostico in versi;

poesie con strutture su rime date;

poesia su commissione (elogio, invettiva, poesie d’occasione, ecc.);

 

improvvisazione teatrale in versi

monologhi: raccontare storie in versi;

stili poetici: ode, invettiva, epitaffio, lapide commemorativa, anniversario, monito al viandante, dichiarazione d’amore, ecc;

 

improvvisazione a due o più attori

distico teatrale (la struttura AA BB CC più usata nel match e le quartine);

stili teatrali: libera, Shakespeare, Tragedia greca, Gianni Rodari, ecc.

 

improvvisazione cantate

ottava rima, quartine, stornelli della tradizione popolare toscana;

cantastorie, serenata al balcone, opera buffa del ‘600, cantautori, canzone melodico sentimentale, rap, zecchino d’oro, coro alpino, ecc.

 

 

 

consigli utili:

per entrare meglio nel clima del lavoro si consiglia di arrivare allo stage:

 

leggendo o rileggendo prima un po’ di poesia in versi così tanto per rinfrescare la memoria del ritmo e dello stile. Consiglio un po’ di autori classici (Dante ovviamente e gli altri che vi piacciono di più) ma anche gli autori del 8-900 (D’Annunzio, Trilussa, Giusti, Pascoli, Gozzano ecc.) più vicini a noi come modo di esprimersi. Sul contemporaneo autori come Rodari o Benni e testi di canzoni in versi (Guccini, De Andrè ecc.).

 

ascoltando o riascoltando un po’ di musica degli stili in programma: consiglio in particolare l’opera buffa del 6-700 molto efficace in scena ma che nessuno si ricorda di aver sentito o confonde con generi simili (compositori: Rossini, Mozart, Paisiello, Scarlatti ecc.)

 

 

comprandosi o facendosi prestare uno strumento indispensabile per l’improvvisatore in versi e cioè il rimario, una sorta di vocabolario con le parole catalogate per rima. Ce ne sono varie edizioni in commercio. Se la trovate tramite internet o Remainders (perché fuori commercio) l’edizione della Vallardi è forse la migliore, ma un’altra qualsiasi come quella storica della Hoepli andrà comunque bene.

Ora sono disponibili anche vari siti internet… non sempre affidabili.

 

Materiali: carta e penna, pc o cellulare o tablet, libri di poesie, chitarra o tastiera per chi la sa suonare e la può portare.