Stage di improvvisazione in rima
STAGE DI IMPROVVISAZIONE IN RIMA
(dall’ottava rima al rap)
Programma di massima dello stage:
esercizi di mnemotecnica e “brain storming” per sviluppare la capacità di “trovare la rima”;
analisi delle principali strutture poetiche in versi della tradizione letteraria e popolare italiana: distici, terzine incatenate (o dantesche), quartine, sestine, ottave, ottave incatenate (ottava rima popolare), stornelli, sonetti;
elementi base di metrica e di ritmo:
versi quinari, settenari, ottonari, endecasillabi;
esercizi di scrittura in versi:
acrostico in versi;
poesie con strutture su rime date;
poesia su commissione (elogio, invettiva, poesie d’occasione, ecc.);
improvvisazione teatrale in versi
monologhi: raccontare storie in versi;
stili poetici: ode, invettiva, epitaffio, lapide commemorativa, anniversario, monito al viandante, dichiarazione d’amore, ecc;
improvvisazione a due o più attori
distico teatrale (la struttura AA BB CC più usata nel match e le quartine);
stili teatrali: libera, Shakespeare, Tragedia greca, Gianni Rodari, ecc.
improvvisazione cantate
ottava rima, quartine, stornelli della tradizione popolare toscana;
cantastorie, serenata al balcone, opera buffa del ‘600, cantautori, canzone melodico sentimentale, rap, zecchino d’oro, coro alpino, ecc.
consigli utili:
per entrare meglio nel clima del lavoro si consiglia di arrivare allo stage:
leggendo o rileggendo prima un po’ di poesia in versi così tanto per rinfrescare la memoria del ritmo e dello stile. Consiglio un po’ di autori classici (Dante ovviamente e gli altri che vi piacciono di più) ma anche gli autori del 8-900 (D’Annunzio, Trilussa, Giusti, Pascoli, Gozzano ecc.) più vicini a noi come modo di esprimersi. Sul contemporaneo autori come Rodari o Benni e testi di canzoni in versi (Guccini, De Andrè ecc.).
ascoltando o riascoltando un po’ di musica degli stili in programma: consiglio in particolare l’opera buffa del 6-700 molto efficace in scena ma che nessuno si ricorda di aver sentito o confonde con generi simili (compositori: Rossini, Mozart, Paisiello, Scarlatti ecc.)
comprandosi o facendosi prestare uno strumento indispensabile per l’improvvisatore in versi e cioè il rimario, una sorta di vocabolario con le parole catalogate per rima. Ce ne sono varie edizioni in commercio. Se la trovate tramite internet o Remainders (perché fuori commercio) l’edizione della Vallardi è forse la migliore, ma un’altra qualsiasi come quella storica della Hoepli andrà comunque bene.
Ora sono disponibili anche vari siti internet… non sempre affidabili.
Materiali: carta e penna, pc o cellulare o tablet, libri di poesie, chitarra o tastiera per chi la sa suonare e la può portare.