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Aresteatro | Desdemona
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Desdemona

…ma la sfrontatezza con cui si illude di scegliere la propria vita, neanche fosse un uomo, la pretesa di imporsi con la libertà degna di una sgualdrina e il ridicolo candore di una verginella! E tutti a ingoiare il miele drogato del suo ego… Il golpe di una femmina spacciato per la crociata di una santa!― DESDEMONA

DESDEMONA

La tragedia della donna e del moro di Venezia tra parola, suono, danza e improvvisazione

di e con Francesco Burroni e Margherita Gravagna

Libero adattamento dall’Othello di W. Shakespeare a cura di Margherita Gravagna 

Collaborazione alla regia e movimenti: Giorgio Rossi

Musiche originali dal vivo: Francesco Oliveto

Disegno luci: Claudia Tabbì

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Othello non è solo la storia della divampante gelosia del Moro e della funesta perfidia di Jago, ma è anche la storia di una donna, Desdemona, che tenta e poi sconta gravemente la ribellione contro le convenzioni e la mentalità del proprio tempo. La scelta di disobbedire al padre e di andare incontro a un uomo che rappresenta la diversità (di sesso, razza, estrazione sociale, formazione culturale) diventerà a un certo punto, anche agli occhi di quell’uomo, la prova di una presunta attitudine alla violazione delle regole, alla menzogna e alla cieca sensualità, il pretesto per un accanimento morboso contro la vitalità femminile.
Lo spettacolo Desdemona indaga il tema della bellezza punita, attraverso una galleria di figure maschili che ruotano attorno a quella della protagonista in una spirale sempre più claustrofobica di riflessioni e azioni che la riguardano e comprimono il suo spazio di autonomia privandola progressivamente della stima, della reputazione e della fiducia, fino a considerarla indegna della vita stessa. Se pur in misura e modalità differente, il padre deluso Brabanzio, l’innamorato respinto Roderigo, l’opportunista Cassio, ma soprattutto il misogino Jago, che trama macerandosi nell’invidia, costruiscono un ambiente ostile e inquietante attorno all’immagine della giovane donna, suggestionando così anche Otello, che finisce per disprezzare la moglie, mutare il proprio amore in gelosia malata e portare avanti un folle tentativo di dominio del maschile sul femminile, inevitabilmente destinato alla distruzione di entrambi.

Francesco Burroni (attore, autore e dir. art. della Rete Nazionale del Match d’improvvisazione teatrale®) e Margherita Gravagna (attrice, musicista e danzatrice), mettono qui a frutto la loro esperienza nel campo dell’improvvisazione teatrale, musicale e di teatrodanza proponendo uno spettacolo sempre nuovo ad ogni replica. I due attori impersonano alternativamente tutti i ruoli maschili e femminili, passando dal linguaggio teatrale della parola a quello della gestualità, della danza, della sonorità e del canto.
La messinscena è arricchita dalle preziose collaborazioni del danzatore e coreografo Giorgio Rossi (regia e movimenti), della light designer Claudia Tabbì e del maestro e compositore Francesco Oliveto che eseguirà al pianoforte dal vivo la colonna sonora dello spettacolo.

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